Violenza sui medici, oltre ai danni le beffe
L’Ordine dice basta e offre assistenza legale
Accendi la tv e senti gente che urla, segui un dibattito politico e finisce a male parole, guardi lo share degli ascolti e trovi ai primi posti programmi dove i conduttori aizzano allo scontro o abilmente fanno crescere la rabbia nei telespettatori, una delle radio più serie e seguite ha come punta di diamante una trasmissione tra le più rozze, che si regge sulle parolacce dei conduttori e sulle aggressioni verbali degli ascoltatori. Leggi la cronaca e trovi insegnanti picchiati, risse continue, accoltellamenti e sparatorie anche per futili motivi. Per non parlare dei “leoni da tastiera” che impazzano sui social.
Non c’è bisogno della certificazione di pur bravi accademici per capirlo: viviamo in una società intrisa di violenza, anche quando si limita a forme verbali o ad atteggiamenti di insofferenza e intolleranza. Un fenomeno dal quale nessuno può ritenersi esente e che, con frequenza allarmante, vede come vittime gli operatori della salute, soprattutto nei Pronto Soccorso, negli ambulatori isolati, nelle ambulanze, nelle guardie mediche ma anche nelle corsie d’ospedale.
Se ne discute spesso ma in troppi casi si banalizzano episodi di per sé gravi, quasi fossero rischi inevitabili legati alla nostra professione. Una follia solo a pensarci!
È invece di tutta evidenza che i medici pagano in prima persona le inefficienze e le disorganizzazioni del sistema sanitario e che contro di loro si abbatte la rabbia dei pazienti per la carenza di posti letto, per le liste d’attesa troppo lunghe o per i ticket troppo onerosi sui medicinali prescritti oltre all’ira e alla frustrazione derivanti dalle attese miracolistiche della gente nei confronti delle cure.
Alcuni iscritti hanno chiesto notizie sulla “Legge per la sicurezza degli operatori sanitari” varata dal Consiglio dei ministri nel primo Governo Conte. È andata come spesso accade: approvata al Senato si è arenata alla Camera dei deputati. È l’Italia.
Per questo, traditi ancora una volta dalle promesse della politica, abbiamo lanciato una campagna sui media contro la violenza sui medici, indirizzata alla gente, alle istituzioni e ai colleghi. Non ci illudiamo di sortire effetti eclatanti perché i cretini violenti restano tali e i politici si dimostrano sempre più inaffidabili, ma che almeno i Colleghi si sentano meno soli, questo sì vogliamo sia chiaro.
L’Ordine dei Medici sarà a fianco di tutti i Colleghi, non solo a parole o con inutili mozioni di solidarietà. Lo dimostrerà mettendo a disposizione l’assistenza legale gratuita a tutti i medici che vorranno rivalersi nei confronti degli aggressori e li affiancherà in giudizio costituendosi parte civile.
Basta vedere derubricate le aggressioni come “normali infortuni” sul lavoro perché “fa parte dell’attività del medico che ci sia il rischio di essere picchiati e aggrediti”.
Una vergogna morale.
Basta porgere l’altra guancia!