Sul tema del nomenclatore Anelli (FNOMCeO) lancia l’allarme: “Il Governo deve tenere conto del disagio” 

L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata ha di recente lanciato l’allarme relativo all’impossibilità di assicurare l’erogazione dei servizi ai cittadini, in conseguenza dell’applicazione del nuovo tariffario previsto dal nomenclatore, in vigore dal 30 dicembre scorso.

Le organizzazioni rappresentative delle 27.000 strutture sanitarie accreditate, compresa l’ospedalità accreditata, sono dunque tornate a denunciare in conferenza stampa il rischio di gravi disagi che potranno verificarsi per l’impossibilità di operare alle condizioni previste dal nuovo tariffario, a partire dalle regioni del Sud Italia.

In aggiunta, Filippo Anelli il Presidente della FNOMCeO, Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ha lanciato un appello ai microfoni del Tg Sanità affinché si possa arrivare al più presto ad un accordo per tornare alla normale erogazione delle prestazioni assicurando così all’utenza i dovuti livelli di assistenza.

“Sono tante le aspettative – ha dichiarato Anelli – sulla revisione eventuale del nomenclatore tariffario. Già in una prima fase Il TAR aveva in parte accolto alcune perplessità sollevate dagli erogatori, dai professionisti. Oggi aspettiamo ovviamente l’udienza del 28 gennaio ma, nel frattempo, credo che il Governo in qualche maniera possa tener conto del profondo disagio che vive oggi questa categoria, in ragione soprattutto della entità delle risorse messe a disposizione.
Gli operatori
chiedono soprattutto il rispetto professionale, Il rispetto della dignità di una professione che si è sempre spesa ovviamente per il bene dei cittadini.
Si può ragionare per intraprendere un’interlocuzione, perché su queste tematiche ovviamente c’è un interesse economico importante, che è quello di dare una risposta al bisogno di avere un rispetto professionale, ma c’è anche l’interesse di tutelare i cittadini che attraverso proprio il privato accreditato trovano tante risposte oggi soprattutto in ragione delle lunghe liste d’attesa”.

Qui il servizio completo: https://youtu.be/ExPb4jdrZZw