Noi medici aggrediti, ma continuiamo a metterci il cuore


Del clima di odio che sembra caratterizzare la nostra società non sembra immune nessuna categoria. Ora, dopo l’epoca della paura e dell’odio, si sta facendo strada un’emozione ancor più primitiva, la rabbia, con le sue traduzioni in condotte aggressive e violente. Ne siamo bersaglio tutti, anche no Medici e operatori sanitari.


I Medici nell’attuale organizzazione sanitaria si trovano esposti in prima linea a pagare personalmente le inefficienze o le disorganizzazioni del sistema: sono loro che ci mettono la faccia e devono spiegare ai pazienti perché non ci sono posti letto, perché le liste di attesa sono lunghe, perché bisogna pagare il tiket…I  medici diventano bersaglio delle disfunzioni del sistema o delle attese miracolistiche della gente nei confronti delle cure.


Ci si attende di guarire sempre e anche subito. Ma la medicina, nonostante le aspettative, non fa miracoli, non ha capacità soprannaturali. E come è nella legge della vita, non  sempre il malato guarisce. E allora nascono i problemi e le aggressioni ai Medici e al personale sanitario.


Caro Paziente, il nemico non è il medico o l’infermiere, ma la malattia che assieme dobbiamo cercare di combattere.


Noi Medici, noi operatori sanitari non siamo angeli, non siamo eroi, non siamo infallibili ma siamo sempre dalla parte della gente, dalla parte di soffre e di chi ha bisogno.